martedì 24 luglio 2012

Elogio della Pigrizia ... Primato Italico (?)

Sulle pagine del Corriere della Sera oggi si annuncia un primato tutto Italiano (per poi smentirlo, ammettendo che in realtà la statistica ci dà battuti dai vicini Maltesi) ... eh già, in qualcosa gli italiano sono a pari merito con i Giapponesi: Pigrizia & Longevità.

Che i due fattori siano collegati?
E' questo l'annoso quesito che si pone sulle colonne del quotidiano nazionale l'autore del pezzo ... Forse che sì, Forse che no!

Sicuramente noi italiani siamo pigri ... bah ... io dico che siamo rilassati, ed ecco perché longevi!
Da malata di gastrite cronica e nervosismo perenne invidio visceralmente la filosofia di vita di alcuni connazionali che si stressano meno e vivono sicuramente meglio (e probabilmente più a lungo).

Ma non solo di stress e ansia muore l'uomo ... anche l'alimentazione ha il suo peso!
Ed ecco che quindi la tanto decantata Dieta Mediterranea viene in soccorso al popolo italico, giustificando una salute migliore e una maggiore longevità dei cugini anglosassoni e francofoni (amici inseparabili di grassi saturi e cibi 'saldati').
La riscossa del rigatone al sugo, insomma, anche di quello bello inzuppato nell'olio (purché extravergine) e ben spolverato dal formaggio (parmigiano o grana, a preferenza!).

E per variare la dieta e rimanere longevi? Potremmo affidarci alla dieta giapponese, che, diametralmente opposta alla nostra, si fonda sul riso, il pesce (cotto e crudo), le alghe e le ricette semplici e dalle cotture veloci e 'sane'.

Certo che, a quanto ne sapevo io, il Giappone era anche il paese con il più alto tasso di suicidi sul posto di lavoro ... ma la gastrite, evidentemente, non uccide e non incide sulla longevità di quelli che sopravvivono allo stress del posto di lavoro!

Per i dati statistici e le 'informazioni tecniche' vi rimando alla notizia sul corriere (cartaceo) e al link alla notizia (più in breve) sul loro sito:
http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_24/niente-sport-siamo-italiani_07b669f4-d553-11e1-8344-73c80d6dcb3d.shtml

Se invece avete voglia di farvi due risate con un Elogio della Pigrizia ad opera di una Pigra Confessa, Serena Dandini, nel suo "Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa" nel capitolo appositamente dedicato a questo 'vizio' (se poi di vizio si tratta, io sono più per 'stile di vita' o 'life attitude')

E ora ...  me ne vado a pranzo ... rigatoni al sugo o sushi?
Deciderò strada facendo!!!

xoxo
S.


lunedì 23 luglio 2012

La noia degli oranghi....

Ok, il mio soggiorno al mare è quasi terminato, ma le notizie strambe sulle pagine dei giornali non smettono di fioccarmi addosso (giuro che non me le vado a cercare: mi trovano loro?) L'ultima è apparsa stamattina sulla pagina di Cronache del Corriere della Sera e riguarda il progetto Apps For Apes .... Si, avete capito bene: esiste un progetto, che vede tra i protagonisti enti quali lo Zoo di Atlanta, lo Smithsonian National Zoo di Washington DC e The Great Ape Trust che sta studiando l'iterazione degli oranghi con la tecnologia più avanzata. In particolare, test portati avanti dai ricercatori, hanno dimostrato l'innata capacita degli oranghi per l'uso della cosiddetta touchscreen technology, alla base degli strumenti tecnologici di uso oramai quotidiano per noi umani. Beh, anche i nostri cugini oranghi gradiscono particolarmente questi ultimi ritrovati tecnologici e come, nel nostro caso, i più fortunati possono avere accesso, a seconda dei loro gusti e desideri, all'ascolto di musica o all'uso di strumenti musicali, a giochi cognitivi, alla possibilità di disegnare/dipingere, guardare foto e video.... Ok, vi chiederete quale sia lo scopo di questo brillante progetto di ricerca .... Cercare di sconfiggere la noia! Si, perché i cugini oranghi in cattività hanno bisogno di sempre nuovi stimoli mentali .... Altrimenti si annoiano a stare in cattività ... (e io li capisco anche!) e quindi nei gli zoo più all'avanguardia si stanno attrezzando per fornire agli oranghi IPad in grado di intrattenerli e distrarli dalla noia della loro vita in gabbia! Sapevo che la noia è la malattia del nostro secolo ... Quello che non sapevo era che potessero esserne colpiti anche gli animali ( per quanto simili all'uomo essi possano essere!) .... Non si smette mai di imparare cose nuove! XOXO S.

lunedì 16 luglio 2012

La Soluzione ai Problemi Dermatologici ... è nel nostro cervello!


Nel corso di un ozioso pomeriggio di domenica d’estate, sfogliando sonnacchiosamente una rivista, mi sono imbattuta in un articolo alquanto singolare (ma capitano tutti a me?) dal titolo ‘Emozioni sottopelle’.

La reporter svela la dottrina dell’Harvardiano Professor Ted Grossbart che di mestiere fa lo psicologo clinico specializzato in problemi cutanei (e la già la faccenda è curiosa).
Nel suo tomo ‘A Mind/Body program for Healthy Skin’ Grossbart espone la sua teoria, secondo la quale ‘La cute è in realtà il libro in cui scriviamo le nostre emozioni’.
Ecco quindi spiegata la comparsa di acne, eczemi, dermatiti, psoriasi e quant’altro …

Non so voi, ma io quando vado dal medico e, avendo chiesto il motivo della comparsa (quasi sempre fastidiosa) di sfoghi/strani sintomi, mi sento rispondere “Sarà Lo Stress!”  tra me e me penso sempre “Ma Che C…. Ma come lo stress????” Anni e anni di studio, laboratori di ricerca, team di professionisti al servizio della medicina … e il mio acne (sicuramente non più adolescenziale…) è dovuto allo stress? Così oltre allo stress (che certo c’è, ma non servono 10 anni di medicina in università per diagnosticarmelo) si aggiungono anche i brufoli (o gli sfoghi) e il fastidio che provocano? Per la serie: Oltre al danno, la beffa!

Ma torniamo al nostro Grossman (il cui mantra recita ‘Sentilo nel cuore, non sulla pelle’) e alla psicodermatologia …. Okay … la PSICODERMATOLOGIA mi mancava …
Per quelli che, come la sottoscritta, ignoravano la nascita di tale disciplina paramedica (immagino…); la psicodermatologia è ‘un mix di visualizzazione, rilassamento e autoipnosi per ridurre lo stress spesso legato a brufoli ribelli e psoriasi che Grossman ha ribattezzato Mental Skin Care”.

Secondo questa dottrina, una serie di sedute di autoipnosi e visualizzazioni, che facciano affiorare possibili traumi o ansie latenti, avrebbero potere curativo sugli sfoghi acneici, su herpes e sulle psoriasi…

Okay ora un bell’esercizio tutti insieme:
Avete dei brufoli/pruriti/eczemi/sfoghi dermatici di lieve entità (ma di grande fastidio)?
Bene: visualizzate la zona interessata, isolatela, immaginatela come un quadratino che fluttua in una stanza, sentite che non ha più nulla a che fare con voi … insomma usate la visualizzazione, create delle metafore, allontanate da voi (almeno nella vostra mente) il problema/lo stress … e voilà: faccia pulita!
Altro che Skin Care, Prodotti di Farmacia e saponi/lozioni/pomate … la vera skin care è quella del cervello … l’importante è esserne convinti!



giovedì 12 luglio 2012

Vi svelo una grande verità: in realtà Shakespeare era un comico nato!

Ecco la conclusione alla quale sono giunta dopo 'Tutto Shakespeare in 90 minuti', spettacolo teatrale in prima nazionale al Teatro Romano questa sera (in replica venerdì e sabato!) con i mitici Zuzzurro e Gaspare. 

Il cast ha dato prova (se mai ce ne fosse bisogno) di gran maestria e capacità di 'reggere il palco'. La sfida era decisamente ardua: riproporre in soli 90 minuti e con 3 soli attori l'estesissimo canone del Bardo Inglese.

Sfida decisamente superata!
 La prova più complessa a livello attoriale (a mio parere)? Sicuramente la recitazione del riassunto dell'Amleto al contrario (spassosissima!)

La verità che ci svela questo spettacolo è lampante, ed è sempre stata sotto gli occhi di tutti: le opere di Shakespeare, in particolar modo le tragedie, sono dei veri e propri copioni comici se riletti nella chiave giusta! 

E quindi la riproposizione in rap dell'Otello dalla conclusione quanto mai lapalissiana: 'qui mi sa che di mona c'è n'è una sola e non è Desdemona ....', a Tito Andronico in versione Masterchef, passando per una divertentissima riproposizione di Romeo e Giulietta (con tanto di scena del balcone) e un riassunto a 3 voci delle commedie (tutte e 16) scritte da Shakespeare (a dimostrazione del fatto che le trame poi erano sempre le stesse! ^_^), dal Giulio Cesare all'Antonio e Cleopatra il passo è breve (mooolto breve) e il Troilo e Cressida fa da rappresentante delle opere 'meno note' (cioè 'brutte' cit.)
Ma l'apice della comicità (e dello scompisciamento) si raggiunge con la partita di calcio durante la quale si affrontano i vari Enrico e Giovanni in una guerra delle Due Rose da cartellino Rosso.
E per chiudere chi meglio di Amleto, la tragedia forse più famosa della lingua inglese? Vinte alcune piccole 'resistenze', l'Amleto è sicuramente la prova attoriale più complesso e variegata: la capacità di sintesi del trio si mostra in tutta la sua comicità, fino a raggiungere appunto la vetta del riassunto alla rovescia (e se Ofelia annega in un bicchiere d'acqua, ecco che nella versione rewind  è la bionda pulzella a risputare il liquido nel bicchiere!)

90 minuti di cultura e divertimento assoluto alla portata di tutti (anche di chi il canone Shakespeareano lo conosce pochino!).

I prezzi dei biglietti sono: 28 euro per la platea e 18 euro per la gradinata.

Assolutamente da non perdere, anche perchè la cornice del Teatro Romano fa sempre la sua parte (nonostante la cappa di calore che avvolge il pubblico durante lo spettacolo ^_^)

Baci a tutti 

E mi raccomando ... Non nominate Macbeth!!!!!!

S.

Vi lascio i link di alcune recensioni già online:

http://www.larena.it/stories/Home/385480_tutto_shakespeare_in_90_minuti_si_ride_con_zuzzurro_e_gaspare/

http://www.estateteatraleveronese.it/nqcontent.cfm?a_id=33970





venerdì 6 luglio 2012

Jet Lag ... any suggestions?

Ciao a tutti!!! 
Scusate se ho latitato per un pò ma il rientro dal viaggio è stato piuttosto difficile. Generalmente sento il fuso orario ma non mi era mai capitato di patire un jet lag simile ...

Cos'è il jet lag?
Ok, non mi dilungherò nello spiegare quali siano i sintomi del jet lag, una semplicissima ricerca su google sostituirà questa mia pigrizia ^_^ 
Dirò semplicemente che il jet lag è quella sensazione di malessere e stanchezza (mal di testa, fiacchezza, malessere diffuso) che deriva dall'attraversare i fusi orari. In particolare si manifesta con la difficoltà di prendere sonno negli orari 'normali' e nella conseguente confusione dei ritmi vitali del nostro corpo.

Il jet lag si manifesta in maniera più fastidiosa quando si viaggia verso est (quindi verso l'asia dall'europa e verso l'europa dagli stati uniti) mentre è più facile prendere il ritmo quando si viaggia verso ovest. Questo in alcuni casi è un vantaggio, nella mia esperienza, infatti, non ti rovina la vacanza ma, dopo un primo giorno un pò più lungo e stancante del solito e una notte di riposo ci si risveglia abbastanza 'in linea'. Dall'altra parte crea però problemi al ritorno, soprattutto perchè una volta rientrati è necessario riprendere i ritmi, soprattutto lavorativi il più in fretta possibile!

Come si calcola il jet lag?
Dicono che si possa calcolare la durata del jet lag sommando i giorni e i fusi orari, mi spiego meglio:
un giorno per ogni time zone attraversata. Per esempio un viaggio da Londra a New York attraversa 5 time zones e quindi ci metteremo 5 giorni a riprenderci ....

Esiste una cura?
ASSOLUTAMENTE NO! 
Il web è pieno di blog e guide su come combattere il jet lag ... ma sono tutte teorie o esperimenti!
Non esiste una vera e propria cura per questo malessere e anche i suggerimenti che ho trovato, in molti casi si concentrano sul prima del volo o sul durante il volo ma pochi hanno suggerimenti davvero efficaci o convincenti per il periodo successivo al viaggio.

Molto suggerita è la Melatonina (che devo dirvi, nel mio caso non sta avendo grandi risultati!). La melatonina è un ormone naturalmente prodotto dalle ghiandole celebrali del nostro organismo. La melatonina è fotosensibile: ossia il nostro cervello aumenta la produzione di melatonina al diminuire della luce, dandoci quindi la sensazione di stanchezza che ci porta alla sonnolenza. E' questo ormone che controlla il ritmo circadiano del nostro organismo, in parole povere l'orologio biologico che ci permette di seguire uno schema regolare di sonno-veglia.
La melatonina viene venduta nelle farmacia in capsula o gocce e ne consigliano l'utilizzo per massimo una settimana un'ora prima di andare a letto ... al momento, non so se complice anche il caldo, io continuo ad essere iperattiva alle 2 di notte e stanchissima alle 2 del pomeriggio ... 

E poi ci sono mille fantasiose teorie che ho trovato sul web e di cui vorrei rendervi partecipi:
- evitare gli occhiali da sole: secondo questa teoria il nostro cervello, attraverso i nostri occhi, sarebbe in grado di regolare l'orologio biologico sul fuso orario in cui ci troviamo reagendo alla luce naturale ... non portare gli occhiali da sole quando si atterra dall'aereo per un paio d'ore dovrebbe permettere al nostro corpo di autoregolarsi ....

- fare un bagno caldo prima di dormire: ok, a parte i 2000 gradi esterni (e quindi la sostituzione del bagno caldo con una doccia tiepida) questo metodo è vecchio come il mondo e aiuta a rilassarsi, ma se alle 2 di notte io sono iperattiva e mi lancio in doccia rischio solo di uscire più sveglia di prima!!!!

- la dieta di Argonne o anti-jet-lag prevede di alternare una dieta iperproteica a una ipercarboidratica per 3 giorni prima della partenza ...

- i siti americani consigliano di evitare di bere alcol (in volo), caffeina (che vi ricordo gli americani bevono diluita in bicchieroni da kilo quindi non so come possa dargli problemi) e di sostituirla con molta acqua (sicuramente un consiglio salutare per il nostro corpo!)

- su un blog australiano ho trovato una signora che testimonia che non mangiare per le 16 ore precedenti all'atterraggio aiuti a non sentire minimamente il jet lag (della fame però non dice nulla ...)

- sui rimedi al jet lag di wikipedia viene anche citata una teoria (ancora da dimostrare) secondo la quale il Viagra è un ottimo rimedio per il jet lag ....

ok stiamo sfiorando il ridicolo!!!!!!!
Mi fermo qui ...
se qualcuno conosce dei rimedi (o vuole semplicemente farmi fare altre 2 risate con ipotetiche teorie miracolose) condivitele, commentate o mandatemi una mail!!!!


Baci a tutti
xoxo
S.


giovedì 5 luglio 2012

ghiaccioli... che passione!!!!!!!

Ciao ragazze...
navigando in internat, alla ricerca di qualche bizzarra ricetta da sperimentare, guardate un po in che tripudio di colori mi sono imbattuta!?

MOLTO SUMMER DIREI!!!!! Adesso vediamo un po come si prepara....
  

ghiaccioli arcobaleno La ricetta base prevede una tazza di zucchero, una d’acqua, due cucchiai di sciroppo di glucosio e poi a seconda del gusto delle varie fasce colorate succo d’arancia, limonata o succo di melograno, mela e altri frutti a scelta.
Potete aggiungere dei coloranti alimentari per intensificare l’effetto.
Vi serviranno poi delle formine da ghiacciolo ma potete anche servirvi di semplici bicchieri di carta da tagliare via una volta che il ghiacciolo sarà pronto. Andranno bene anche vasetti vuoti di yogurt lavati e riadattati. I bastoncini di legno potete acquistarli o riciclarli da altri gelati confezionati e consumati in precedenza. Semplice il procedimento, una volta che avrete tutti gli ingredienti.
Unite zucchero e acqua portando a ebollizione e mescolando finché lo zucchero non sia sciolto. Togliete dal fuoco e aggiungete lo sciroppo di glucosio, lasciando dunque raffreddare. Intanto preparate i vari colori unendo in diverse ciotoline i vari succhi di frutta con le gocce di coloranti e due cucchiai di sciroppo di glucosio per ogni tazza di succo.
Adesso siete pronti per creare i vostri strati. Ci vuole un po’ di pazienza perché tra uno strato e l’altro dovete riporre le coppette in freezer per mezz’ora, perché inizino a solidificarsi evitando di mescolarsi tra loro. Strato dopo strato ricordate di aggiungere i bastoncini di legno.
Lasciate congelare infine per bene per circa tre ore o meglio per tutta la notte.

baci..

A.